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Può succedere che un cittadino del mondo, a un certo punto della sua vita, senta svanire le sue radici. E che si spaventi sentendole sfumare anche dal mondo dei suoi ricordi. Si chiede che fare quando per le strade che lo hanno visto fangén, bambino, non gli rispondono più col dialetto della sua infanzia, ma con le più disparate lingue del mondo, così si tuffa nel profondo per rinsaldare i legami, tutti i legami, della sua cultura. Un libro che scardina ogni protezione fin dalle prime righe, emoziona, intenerisce, penetra nella corteccia che racchiude i sogni passati fino farci ritrovare il bambino che tutti siamo stati. Poi l'infanzia di colpo finisce, deflagra e ci scuote le fondamenta, con un colpo al cuore ci riporta al presente, in questo mondo orizzontale senza più confini. Lasciandoci però una distesa di sentimenti galleggianti e rinvigorite, e ben salde, radici.