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Questo libro racconta l'intreccio di tre vicende singolari, o meglio l'epopea di tre cugini, e di un popolo. Racconta della Fiume liberale e cosmopolita di oltre 100 anni fa, di due famiglie, della loro vita quotidiana dagli inizi del 1900 fino agli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, e dell'orrore che ha invaso le esistenze di tre persone come noi, come tutti noi. Ma non solo: la storia di Lazi, Martino e Ondi, e delle assurde traversie che hanno costretto loro, come molte persone di religione ebraica dopo l'abominio delle leggi razziali del 1938, a fare i conti ogni giorno con l'esilio, la sofferenza e la morte, è anche una lancinante riflessione sul destino individuale. Il destino imposto a tre cugini che avevano l'unico torto di essere di origine ebraica. Ed è accaduto qui, in Italia.