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Erasmo è cresciuto giocando alla guerra trale macerie della sua città, ha viaggiato, ha vissuto, e ora si trova davanti allo specchio e si vede per la prima volta, settantenne, convinto che la propria vita sia simile alla sabbia e che scivoli via senza che lui possa fermarla. Ma anche la sabbia una volta era pietra, proprio come anche lui una volta era un bambino, un giovane forte. Le sue rughe sono la somma di se stesso, non un flagello del tempo, e tutto quello che adesso vuole fare è condividere e suoi pensieri e i suoi sorrisi con il nipote, l'unica persona che risponda all'unisono al suo animo.