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Nelle famiglie materane si consumava moltissimo pane. Se ne mangiava la mattina, a mezzogiorno e a sera. Era pane buonissimo. Ma i materani non se ne rendevano conto. Per loro era soltanto un alimento indispensabile e ineliminabile. Tutto questo è accaduto fino al 1950 circa. Dopo quell'anno, in coincidenza con la rivoluzione, anche alimentare, che toccò l'Italia, a Matera cominciarono ad arrivare altri cibi, o se ne prepararono di nuovi. Si cominciò ad avere il consumo della carne, del pesce, del burro, dei cibi in scatola in genere... Il benessere consentì di usare in modo più diffuso l'olio d'oliva, il vino, la frutta, anche esotica. Molti cibi arrivavano già belli e confezionati.