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Tu guardi le stelle, stella mia, e io vorrei essere il cielo per guardare te con mille occhi. Platone De Urania vuole ricreare l'atmosfera dei banchetti, dei simposi degli antichi, dove tra una portata e l'altra ci si perdeva in animati dialoghi e conversazioni sulla letteratura, sulle scienze, sulla natura, sull'uomo, sulla filosofia e sull'arte, indistintamente. Quest'opera sogna di far respirare ancora la tradizione classica, ispirandosi ai miti greci e latini delle costellazioni, affronta temi con gli occhi d'un giovane che ancora oggi ama e cerca di far suo lo spirito indagatore e meravigliato degli antichi.