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Durante la seconda guerra mondiale, nei dialoghi tra i vari fronti di guerra e l'Italia, o all'interno della penisola stessa, la censura interveniva con violenza, togliendo dal corso intere lettere o, anche, cancellandone alcune parti. Il lavoro di Elena Cortesi cerca di descrivere l'organizzazione e l'attività della censura postale dall'entrata in guerra dell'Italia (10 giugno 1940) alla liberazione del forlivese (9 novembre 1944). Raccontando la storia della commissione censoria ha voluto far riemergere dal silenzio degli archivi una parte di quelle lettere e di quei brani - di forlivesi, cesenati e riminesi - che la censura decise di non far proseguire. Così i protagonisti di allora possono ora conoscere cose che forse non hanno mai saputo, magari scritte da qualcuno che non è tornato, o ai discendenti di oggi ciò che hanno vissuto in quegli anni i loro genitori, nonni o bisnonni. E le parole stampate rimarranno a disposizione anche di coloro che vorranno leggerle in futuro.