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Anno 1499. A Forlì, Caterina Sforza e Lodovico Albertini, suo insostituibile speziale e devoto collaboratore, conducono experimenti per produrre unguenti a base di sterco essiccato di animali selvatici, deputati a curare ogni sorta di ferite e piaghe. A indicare a Madonna Caterina l'efficacia curativa dello sterco è frate Leo, un monaco benedettino che consegna a Lodovico la miracolosa ricetta della pomata. Che cos'è il ueluto citato nella ricetta di padre Leo? Per quale motivo la pomata ha effetti prodigiosi sule ferite? Se lo domandano e lo scopriranno, anticipando probabilmente una delle più importanti scoperte del Novecento, gli arguti protagonisti di questo brillante romanzo che fonde finzione letteraria e ricostruzione storica.