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Prima metà dell'800. Un giovane piemontese di 19 anni acquista una volume con le più celebri poesie italiane e scopre, con stupore, che è stato stampato in Francia. Com'è possibile, si chiede, che in Italia non si pubblichino i nostri grandi classici? Da lì nasce il sogno di produrre libri, un'ambizione che porterà Gaspero Barbera a trasferirsi a Firenze e aprire una tipografia e casa editrice. Le "Memorie di un editore", composte negli ultimi anni di vita mentre l'imprenditore era costretto all'immobilità da un male incurabile, ci offrono un vivace spaccato della storia culturale italiana raccontando, dalla voce di uno dei protagonisti, l'epopea della fondazione dell'editoria moderna nel nostro paese.