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Noi figli, noi padri di Osvaldo Scardelletti è tratto dal magistrale romanzo che egli stesso aveva dedicato ai tremendi eventi che accaddero a Monterotondo il 9 settembre del 1943, il giorno dopo l'annuncio dell'armistizio che avrebbe dovuto porre fine alla guerra. La notizia genera entusiastica commozione ma è cosa breve perchè ben presto si ripiomba nella cupa realtà di una nazione, di un paese sacrificati alle ambizioni belliche di un regime che ha saputo generare-anzichè benessere- paura, disoccupazione, fame, persecuzioni. In questo scenario di disperazione, un padre e un figlio sembrano trovarsi insieme per la prima volta, scoprendo finalmente aspetti sino a quel momento taciuti l'uno all'altro. Ma la tragedia, improvvisa, repentina, si abbatterà sulla scena. Noi figli, noi padri, nelle intenzioni di Scardelletti era un omaggio, un messaggio d'amore capace di svelare attraverso il rapporto reciproco tra i personaggi presi a modello, i sentimenti che animano gli uomini degni di tal nome.