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Siamo nel pieno dei mondiali di calcio nippo-coreani del 2002 e l'onda lunga dell'11 settembre non ha risparmiato nemmeno Dudley, distretto siderurgico delle West Midlands. A pochi giorni dalla sfida tra la nazionale inglese e l'odiata Argentina, la squadra locale del Cinderheath Fc sfida la compagine musulmana della città in "una partita capace di scatenare una guerra razziale nel Black Country". L'atmosfera già satura di rancore è resa ancora più ostile dall'avanzata dello xenofobo British National Party e dal progetto di una megamoschea nell'area dove un tempo sorgevano le acciaierie. Rob - ex giocatore e insegnante di sostegno - non ha nessuna voglia di giocarla quella partita; preferirebbe trascorrere la giornata con Jasmine, una vecchia compagna delle elementari tornata da Londra, o a casa del piccolo Andre, sfregiato per difendere la sua bicicletta, o insieme al fantasma di Adnan, l'amico pakistano scomparso nel nulla. Ma l'attesa dell'incontro non consente ripensamenti: o sei zero o sei uno, ci sono battaglie che vanno sempre combattute. Romanzo-mondo dall'architettura funambolica e dalla lingua in presa diretta, "Heartland" è la radiografia del cuore nero di un'Inghilterra ancora tramortita dalla cura Thatcher, ingannata dal New Labour di Blair e coinvolta in un conflitto a bassa intensità esploso nelle cinture metropolitane smarrite e abbandonate a se stesse.