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Lucio, tredici anni, è il tipico adolescente imbranato che vorrebbe tanto essere più disinvolto, ma proprio non ci riesce; soltanto la sua amica Gina sembra scuoterlo e sarà lei ad iniziarlo al rock. Giordani, trentenne disincantato, forse troppo, lavora per una multinazionale e si barcamena nella propria quotidianità noiosa e solitaria. Avaro di sentimenti, non sopporta di dover scendere a compromessi con la gente, ma nello stesso tempo non è soddisfatto della sua vita e pensa che la svolta decisiva non sarà aprire un bar ai Tropici, ma scrivere un musical, che però non si decide mai a cominciare, nascondendosi dietro banali scuse. L'incontro con Emma, forse, cambierà qualcosa. Tra le due storie, ce n'è una terza: quella di un libro che negli anni passa di mano in mano e che lega le vite di Lucio e Giordani. "Non ci sono per nessuno", romanzo d'esordio di Beniamino Cavalli, guarda con indulgenza e ironia alle nostre debolezze, seguendo le disavventure quotidiane dei protagonisti come se fossero annotate in un diario, nel quale ognuno di noi può trovare qualcosa di suo. Una raccolta di inettitudini? Sì, ma rese con leggerezza e senza prendersi troppo sul serio.