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Gladio e Ustica, le stragi del '92 e i misteri della latitanza di Provenzano, i delitti Mattarella e Reina e il sequestro Moro, le tangenti ai politici di ieri e di oggi. Ma anche gli sfoghi privati e le "lezioni" su mafia e dintorni di Don Vito Ciancimino, il politico corleonese che aiutò i carabinieri a scovare Totò Riina. E poi: i rapporti con i servizi segreti e quelli con l'Arma, le tante fughe di notizie, le minacce e i progetti di morte per i politici che avevano "tradito", i rapporti con Dell'Utri e Berlusconi. C'è tutto questo e altro ancora nei 23 verbali e nella valanga di pizzini che Massimo Ciancimino ha firmato e consegnato ai magistrati della Procura di Palermo. Un'enorme mole di documenti e rivelazioni che stanno facendo riscrivere la storia degli ultimi 40 anni e tremare quel pezzo di Palermo che ha avuto a che fare con Don Vito. Tanti personaggi citati con nome e cognome. Pubblicati integralmente, i verbali sono stati raccolti in un libro-documento che ripercorre tutta la storia della collaborazione di Massimo Ciancimino, dalle prime parziali ammissioni fino alla consegna del "papello" e agli interrogatori sui rapporti fra mafia e politica.