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Trading e psicologia: spesso queste due parole rimandano a scenari molto distanti tra loro. Il trading, tipicamente pragmatico, non prevede margini d'errore e ripensamenti. La psicologia, seppure pratica per chi è del mestiere, nell'immaginario collettivo è tipicamente aleatoria. Entrare o non entrare? Restare dentro o chiudere l'operazione? Quante volte un trader ha affrontato queste domande? L'analisi dovrebbe comportare sempre scelte ottimali eppure le cose non vanno così e ci si trova ad affrontare perdite inattese e tante, troppe frasi del tipo: "Se solo avessi...". "Trading & psicologia" presenta al lettore quelle che gli autori considerano le componenti principali del trading: le conoscenze tecniche e analitiche con cui guardare il mercato e le variabili psicologiche che influenzano il trader il quale, in primo luogo, è un individuo che pensa e decide all'interno di un mondo sociale e mediatico. Affrontare il mercato consapevoli di tutti i fattori in gioco serve a operare in maniera costruttiva e a non cadere in processi svantaggiosi. Lontano dall'essere un gioco, l'approccio al trading deve essere professionale e dunque deve tenere conto di tutte le componenti coinvolte.