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Venti dialoghi sulla, dentro, intorno alla Morte. Cos'è la morte se non un ripensamento della storia e della memoria? Sono dialoghi che ci tengono fermi all'interno della liminalità, spazio preciso e puntuale ove tutto è sospeso e ogni pensiero è libero da contraddizioni. L'intero testo è giocato nel luogo del confine tra la Vita e la Morte, li dove è possibile ascoltare il Sacro. Nel Pungiglione esiziale, la Morte si presenta nella sua vicinanza e confidenza. Vicinanza che cancella ogni materialità, vicinanza donatrice di tutte le alterità possibili. La Morte è oggetto di interrogazione e parla attraverso volti che nominano la propria verità senza assertività ma rinviando, piuttosto, alla dimensione del silenzio che genera e lascia intravedere l'ostinata ricerca di significati esistenziali.