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Luciano Bonaparte e la sua seconda moglie Alexandrine de Bleschamps giunsero in esilio in Italia nel 1804 in seguito alla rottura dei loro rapporti con Napoleone. Nel 1808 i coniugi Bonaparte entrarono in possesso del feudo di Canino nel cuore della Maremma che comprendeva il palazzo Farnese, il Castello della Badia e la residenza di Musignano dove si stabilirono con i loro tredici figli. Supportati dall'interesse che Vincenzo Campanari aveva saputo destare sul territorio di Vulci, Luciano e Alexandrine inaugurarono una fortunata stagione di campagne archeologiche nella tenuta della Badia concentrando gli scavi intorno al tumulo della Cuccumella. Alternando la vita mondana e intellettuale di città a quella contemplativa e ritirata di campagna, i principi trascorsero una serena esistenza a Musignano. Le loro spoglie sono conservate nella Cappella Gentilizia dei Bonaparte all'interno della Chiesa dei S.S. Andrea e Giovanni Battista a Canino.