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Realtà e fantasia sono l'una la negazione dell'altra o sono facce della stessa medaglia? È l'interrogativo che attraversa il romanzo di Guido Trombetti e che solo nell'ultimo capitolo, con un finale inatteso, viene ricomposto e trova la sua soluzione. L'autore allestisce una galleria di numeri uno, noti ai lettori di tutti i tempi e di tutte le latitudini, soci di un improbabile e fantomatico circolo, quello degli "Esploratori e navigatori di ieri e di oggi". Fondato da Magellano alla fine del Seicento, è chiamato ora a decidere l'ingresso di personaggi che hanno fatto della fantasia la loro via maestra e che sono convinti di aver cambiato il mondo non meno dei praticoni della realtà: Verne e Asimov ne hanno fatto esplicita richiesta. La riunione è animata anche dall'arrivo del ricco Simbad, pronto a sostenere le ragioni dell'Oriente nei progresso delia scienza e della cultura. Ma la scena cambia continuamente e le fasi dell'assemblea del circolo si alternano a zoom inaspettati su una scuola dove la maestra, "zitella, chiatta e tarchiata", tiene al guinzaglio una ciurma di ragazzi vivaci, allegri, sempre pronti allo scherzo, eppure impegnati con intelligenza a riflettere e ragionare. È l'universo di Alice, Giuseppe, Giulio, Italo. Ma, questi nomi, vi ricordano qualcuno? Infine c'è Giuseppe, una passione per la lettura "sinfonica" di libri d'avventura, il quale rischia di essere risucchiato dalla realtà di un paese dove tutto è omologazione.