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"Attenti al drago!" è un'antica leggenda nata dal territorio e raccontata in chiave moderna con l'intento di far scoprire ai ragazzi di oggi tradizioni ormai lontane, di cui forse faticano a cogliere il senso, ma che inevitabilmente caratterizzano la cultura di tutti noi e sanciscono il nostro prezioso legame con il territorio in cui viviamo. Il racconto rimanda alle zone acquitrinose e palustri che ancora nel cinquecento caratterizzavano il territorio intorno a Bubano. Si narra infatti che proprio in questa zona lacustre vivesse un terribile e invincibile drago che uccideva il bestiame, avvelenava l'acqua e terrorizzava la popolazione. La storia, ambientata ai tempi moderni e nel territorio romagnolo, parla di un giovane drago predestinato dal fato che deve portare a termine un'importante missione: recuperare il tesoro del suo grande antenato Re Breban, scoperto e custodito da un paleontologo. Il tesoro è una lancia che possiede poteri straordinari; gli uomini non sarebbero in grado di gestire tale potere senza grave danno per tutti i draghi del mondo. Recuperare il tesoro equivale quindi a salvare le mitiche creature e il mondo della fantasia.