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Nonostante siano trascorsi oltre quarant'anni dalla prima uscita de "Il sole nero" di Gina Negrini, edito da Cappelli nel lontano 1969 e siano state pubblicate successive edizioni dall'Editore Bacchilega, ancora oggi possiamo leggere questo romanzo intatto nella sua freschezza, nel suo profondo realismo. Il susseguirsi incalzante di episodi senza respiro riesce ancora ad avvincerci strettamente, perché l'autrice ha il dono di fare partecipare il lettore non solo alle sue avventure, ma anche alle sue emozioni, alle sue sensazioni più intime. E insieme a lei, a quella intrepida ragazza, percorriamo le tappe che ci portano, dall'infanzia all'adolescenza, pur dentro alla più sordida miseria, fino alla scelta di combattere nella Resistenza per le strade della liberazione. Tappe segnate dalla fame vera e dalla meno consapevole sete di libertà, solo intuita, ma concreta, terrena e profondamente femminile.