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Il Quaderno propone in edizione critica due documenti redatti a Catania nel 1512: il Testamentu del principe Alvaro Paternò e l'Inventario dei suoi beni. Pubblicati, nel 1930, in una più che apprezzabile edizione semidiplomatica da Francesco Paternò Castello, i due testi sono qui riediti sulla base di criteri filologicamente aggiornati, funzionali per l'immissione nel Corpus Artesia nonché nel redigendo Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM). Molteplice la loro importanza: sono una notevole fonte di informazione storica su Catania e il suo territorio; documentano la transizione che, durante il secolo XVI, vede l'assimilarsi dell'uso scritto del volgare al modello toscano; si configurano come preziosa fonte lessicale in quanto documentano le prime attestazioni in volgare siciliano di un consistente numero di lessemi pertinenti non solo nell'ambito giuridico, ecclesiastico, architettonico, ma anche a quello della vita quotidiana.