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Dal 1947, inizio del suo apostolato a San Donato di Calenzano, al 1967, anno in cui morì, si svolge la preziosa opera educativa di don Lorenzo Milani, fondatore della scuola popolare di Barbiana. Trascorsi cinquant'anni dalla pubblicazione postuma di "Lettera a una professoressa", il volume intende fornirne una lettura attualizzata alla luce delle nuove (ma in fondo sempre vecchie) istanze sociali e linguistiche che bussano al mondo della scuola. Oggi non è possibile decontestualizzare dal momento storico i contenuti, tra denuncia e proposta, della Lettera per farne vessilli di opposte faziosità, ma non è neanche possibile non vederne la potenza dei principi ispiratori. I docenti che si sentono chiamati in causa come agenti di un miglioramento della società, quindi, non possono ignorare i contenuti della Lettera e, soprattutto, non possono non chiedersi in cosa, nel 2017, la scuola come istituzione e come comunità educante debba accogliere lo stimolo di chi la considerava l'"ottavo sacramento". Per costruire il volume ci si è avvalsi delle riflessioni degli studenti di oggi, futuri insegnanti, facendoli esercitare nella dialogicità intrinseca a gran parte della produzione meliana.