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La quadrilogia giunge a metà dell'opera e nelle aree interessate da questo volume (con la prefazione di mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea), i monumenti religiosi occupano un posto di assoluto riguardo nella vita quotidiana degli abitanti. Il primo percorso si sviluppa nelle zone basse della Valle della Dora Baltea (che pure conta monumenti sacri fino ai 2300 metri d'altitudine del Mombarone); il secondo percorre la dolce Pedanea che nel ricordo dei San Martino conserva chiese bellissime, e il terzo sale in Valchiusella, che fino a mezzo secolo fa contava centinaia di abitanti. Si passa poi in Valle Sacra che - come dice il nome - è disseminata di chiese, cappelle e santuari a tutte le altitudini e infine si affronta la Val Soana con una cinquantina di luoghi sacri da Frailino, appena sopra Pont Canavese, fino ai 2200 metri del Monte Fanton dove vigila il santuario di San Besso, martire tebeo nella cui fede sono cresciute le genti di Cogne, della Val Soana e di Ozegna, e la cui salma è sepolta ora nel Duomo di Ivrea.