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La lunga storia narrata nel volume prende le mosse da un fatto incredibile: un uomo del XXI secolo viene inopinabilmente scaraventato in uno sperduto villaggio del Canavese di 2000 anni fa, a quel tempo chiamato Luciliacus e attualmente Lusigliè. Ivi trascorre tre giorni prima di tornare nel Duemila, facendo conoscenza con Lucilio, un centurione romano, e Adbogio, uno schiavo salasso, e riportando a casa, assieme a una messe di notizie storiche locali, alcune informazioni che aiutano a riscoprire un'antica stagione del territorio canavesano. Il volume si articola nella descrizione delle consuetudini di vita dei Romani e dei Salassi: da un lato, gli ordinamenti sociali della trionfante civiltà di Roma imperiale; dall'altro, le progredite tradizioni del popolo salasso in cui si conservano maestrie del lavoro in grado di trarre profitto dalle risorse agricole e minerarie della loro terra. Ne nasce un vivido quadro delle vicende relative agli scontri bellici e alle abitudini di vita di questi popoli, che riesuma lontane radici e suggerisce raffronti con i tempi moderni, riscoprendo testimonianze di un arcaico passato ancora presenti nell'attuale territorio.