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Questo volume costituisce l'ultimo e definitivo segmento di una ricerca che, sotto il titolo comprensivo "Il miraggio della terra in Sicilia", si è articolata in quattro tappe: dalle leggi di eversione dell'asse gesuitico in Sicilia (1767) alla fine del Regno delle Due Sicilie (1860); dall'annessione della Sicilia al Regno Sabaudo allo scioglimento dei Fasci dei lavoratori (1894); dalla grande migrazione transoceanica alla caduta del fascismo (1943); e infine quest'ultimo tratto, dal 1943 alla pasoliniana "scomparsa delle lucciole", cioè la crisi, nel decennio Sessanta, della civiltà contadina tradizionale: anni a noi più vicini attraversati da lotte contadine organizzate, da riforme agrarie estorte e presto vanificate, e da una nuova imponente ondata migratoria, questa volta verso le zone industriali dell'Italia settentrionale prima, e dell'Europa centrale poi. L'autore ha ripercorso con la massima precisione - e con notevoli novità per quanto riguarda la strage di dirigenti contadini perpetrata dal blocco agrario-mafioso - la storia e la cronaca di quel movimento fatto di episodi piccoli e grandi che ha saputo ricomporre narrativamente in uno straordinario epos contadino.