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Il volume ricostruisce gli anni in cui la Provincia maceratese venne dapprima svuotata di ogni dialettica democratica, commissariata ed infine trasformata in "rettorato" dal regime fascista. Ogni fase di questo percorso è stata individuata e sviscerata dall'autore che, sulla base di fonti sinora inedite ha ricostruito le vicende della provincia maceratese dalle elezioni provinciali del 1920 sino al 28 aprile 1929, giorno dell'insediamento del "rettorato", ovvero della Provincia riformata dal regime fascista. Quella che si snoda come vivace narrazione dinanzi al lettore - anche grazie alla citazione di ampi e numerosi stralci di testo documentale, frutto di una precisa scelta metodologica dell'autore - è, in sostanza, l'analisi della "nascita di una dittatura" in un contesto locale: dal progressivo e alla fine convulso abbandono della logica democratica da parte dei notabili liberali, alla centralizzazione, sino alla penetrazione definitiva del regime nel cuore dell'ente provinciale, nel quadro di una vera e propria "contro-riforma" fascista delle istituzioni locali.