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Nella tormentata riflessione di Carl Schmitt (1888-1985), l'illustre e controverso giurista e filosofo politico tedesco, uno tra i nuclei problematici maggiormente rilevanti, e da sempre oggetto dell'attenzione di studiosi ed esegeti, riguarda il rapporto tra diritto e politica, due ambiti, tra loro intrinsecamente collegati, che attraversano tutto il pensiero schmittiano intrecciandosi in modo inscindibile. Francesco Bochicchio, anch'egli giurista, prendendo spunto dalla odierna situazione italiana e dalle tante questioni che dal dopoguerra ad oggi ne hanno adombrato una fisionomia oscura e inafferrabile, delineatasi nella ormai comprovata esistenza e operatività di uno Stato parallelo, in questo agile saggio analizza e restituisce sotto una nuova luce il concetto metafisico di Politico in Schmitt, intendendo "smontare i motivi più arcani di ogni lettura ideologica e di ogni correlata ricostruzione strumentale ed assolutizzante. Prefazione di Fulvio Cortese.