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La cosa sorprendente è che demenza, parkinson, alzheimer e altre malattie di deterioramento mentale, che vengono chiamate "demenza senile", statisticamente si comportano in modo "inversamente proporzionale" rispetto alla longevità. Judith von Halle, con il suo approccio scientifico, si, ma spirituale, per prima cosa si pone la domanda: "che cos'è l'uomo?" che la comunità scientifica non si fa più: non solo per pigrizia, ma anche perché ormai è cosciente di non sapervi rispondere. Interessante quindi, scoprire che cos'è la memoria e la formazione dei ricordi per poter distinguere fra la normale perdita della memoria dovuta all'età e la demenza; e poter distinguere tra ricordo "morto" e quello "vivo". Poi esamina l'effetto trinitario delle forze spirituali, quelle che il pensiero scientifico attribuisce alla sola corporeità fisica, per comprendere le cause spirituali delle malattie individuali e dell'Umanità che portano poi alla causa della Demenza. Così l'autrice non solo ci conduce alla progettazione architettonica degli spazi necessari al malato per il trattamento, ma anche alla necessità di una relazione rinnovata e cosciente degli operatori con le proprie forze dell'io.