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Dalla fine dell'Ottocento industria discografica e musica pop formano un binomio indissolubile che caratterizza anche il loro sviluppo, rendendo la musica popolare un fenomeno globale. Nel frattempo, la musica classica ha assunto una posizione sempre più elitaria, ma custodita e tramandata dalle istituzioni accademiche: una scelta basata su presupposti prettamente tecnici ed artistici, che tiene conto degli aspetti scientifici e sperimentali della pratica musicale. Considerati anche gli aspetti sociali e culturali dell'esperienza musicale, questo saggio inaugura invece un dibattito più ampio: stabilire quale sia oggi il ruolo della musica rock nel pop dell'epoca moderna. Il compito, soprattutto, di appurare se il rock si sia espresso ad un livello che si possa legittimamente definire artistico. Questa indagine si avvale di interventi originali raccolti in interviste con: Massimiliano Baggio (Conservatorio di Milano), Antonio Coni (discografico RCA dal 1971 al 1986), Franco Fabbri (fondatore degli Stormy Six e musicologo), Ian Gillan (cantante dei Deep Purple), Steve Hackett (chitarrista dei Genesis), Enzo Restagno (musicologo, Direttore Artistico del Festival MiTo).