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Luglio 2000, Afghanistan. Culla dell'integralismo islamico. Scenari di guerra. Traffico di armi e droga. Corruzione. Ingerenze internazionali. Sean e Shona, i due protagonisti del racconto, si recano nella Valle del Panjshir per realizzare un reportage sui mujaheddin che si oppongono al regime talebano. Lui è uno psicologo, di madre spagnola e padre scozzese. Lei è una giornalista free-lance, di madre senegalese e padre olandese, ed è anche una sciamana Dogon. Arrivato in Panjshir via Tajikistan, Sean viene informato da Shona del motivo reale della loro missione in territorio afghano. Portare in salvo una bambina, Dhangal, di madre australiana e padre francese, rapita in Pakistan da una organizzazione criminale islamica alla quale l'ISI, il Servizio segreto pakistano, ha commissionato l'omicidio del padre, collaboratore dei servizi segreti francesi, e poi venduta ai talebani. Dhangal è destinata ad essere una sciamana. Shona, alle soglie del Terzo Millennio, deve dare vita a una nuova generazione di sciamane mentre Sean scopre di essere, un Cumbo. Il reportage si trasforma in una corsa per la sopravvivenza, che riserva strane sorprese. Abbastanza strane da tessere la trama di una ragnatela incantata.