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In questa prima opera di Alessandro Cristini si raccolgono i componimenti degli anni che corrono tra il 2010 ed il 2020. Trattasi quindi della prima forma di "raccolta antologica". Il passare del tempo non ha mutato nello scrittore il concetto proprio di poesia. Concetto intimo che finora l'ha spinto a scrivere un certo quantitativo di fogli di carta: il verso libero rimane la forma più sincera ed umile possibile, unico mezzo di cui l'artista si avvale dell'uso più libero e ampio della parola senza restrizioni alcune, per trasmettere al lettore ciò che sente di esprimere, lasciando che l'inchiostro si asciughi sulla carta e lì e non in altri modi muoia e giaccia. "Flowers" è il titolo dell'opera. Composta da circa 260 brani suddivisi in tematiche: aforismi; universo donna; relazione con sé stessi; relazione con gli altri; l'ambiente è vita; la morte, la guerra e l'abbandono. I fiori sono il frutto di anni di lavoro paziente e lento della terra e non riempiono ogni suo millimetro quadrato, ma ne adornano solamente piccoli angoli. Così i componimenti sono piccoli fiori che abbelliscono l'immenso giardino dell'esistenza.