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Se è vero che i libri è preferibile viverli e gustarli in piacevole solitudine, quest'agile saggio enologico appartiene, invece, a quei volumi che si "degustano" meglio in compagnia perché è storia, sacra e profana, di simposi, brindisi e locande. Gli autori, nati in quella terra irpina in cui l'aglianico è magia "senza fondo", fini conoscitori, dunque, delle virtù e della nobiltà del vino, attraverso un racconto calibrato e documentato, raccontano quanto Bacco abbia inondato la letteratura di tutti i tempi e come i vini medicinali siano stati protagonisti nella terapia medica dall'antica Grecia fino a tutto il Settecento. Miti, liriche, curiosità e ricette al "mosto" si susseguono nel pamphlet, possibilmente da "sorseggiare" con un bicchiere pieno e la consapevolezza, come cantava Alceo, che il vino "è uno specchio dell'uomo".