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"Il volumetto che avete tra le mani apre orizzonti esplorati solo in minima parte, e in maniera assai marginale, da chi frequenta le nostre sale da concerto. Le suggestioni della musica araba, nel nostro immaginario, figurano soltanto come ipotetiche colonne sonore di film che rievocano atmosfere esotiche, e soprattutto in chiave favolistica. Da quella dimensione narrativa, in ogni caso imprescindibile anche nella più irreprensibile delle dissertazioni, presente quindi anche in questo volume, il lettore si può avventurare in un viaggio alla scoperta dell'ud, strumento privilegiato della musica araba".(Dalla prefazione di Sergio Ragni)