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Il volume è diviso in tre parti. Nella prima (1797) viene ricostruita l'opera della Municipalità Provvisoria, dopo la fine della Repubblica aristocratica, per reclutare e addestrare diciottomila uomini, compito arduo data l'assoluta novità per la popolazione dell'ex Dominante, l'opposizione degli avversari, i contrasti fra i municipalisti e l'aperta ostilità di Bonaparte. Nella seconda (1806-1814) le vicende della Guardia Nazionale Sedentaria, poi Guardia della Città di Venezia, seguono l'organizzazione data a questi corpi da Napoleone per il Regno d'Italia. La terza parte (1848-1849) ripercorre l'allestimento della Guardia Civica, imposta da Manin nelle giornate di marzo, che nel corso dei mesi raggiunse un organico di circa dodicimila individui. I processi politici e decisionali legati ai mutamenti avvenuti via via nelle strutture di governo nei diciotto mesi di indipendenza della città (dalla Repubblica Veneta di marzo alla fusione in luglio del 1848 al Governo Provvisorio da agosto in poi) coinvolsero i quadri dirigenti della Guardia creando all'interno e nei rapporti con il governo forti contraddizioni e contrasti non superabili.