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"L'incontro con gli altri è un viaggio alla scoperta di se stessi, e questo è tanto più vero quanto maggiore è la distanza che apparentemente ci separa. Scopriamo invece che quelle differenze sono i ponti che ci uniscono, e ci appartengono aldilà del pregiudizio che si nasconde dietro le parole, il cosiddetto "buon senso" o "comune modo di vedere". E gli altri in questo viaggio sono in primo luogo i bambini, che sono il cuore che ci pulsa dentro, e poi la gente comune, da cui "si impara più e meglio che da Maestri e falsi profeti da cui conviene piuttosto guardarsi". Due anni di vita africana cambiano le tue vedute, i tuoi schemi di pensiero. Non possono non cambiarli. Ma è un viaggio senza fine il cammino di un'anima." (Antonino Truglio)