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In questo libro Kurt Goldstein, uno dei più grandi psicologi e neurologi del XX secolo, presenta la sua teoria "olistica" dell'organismo umano. Studiando le lesioni cerebrali dei soldati feriti durante la Prima Guerra Mondiale, Goldstein divenne consapevole delle difficoltà che la biologia e la medicina del tempo avevano nello spiegare le conseguenze di tali lesioni e i sorprendenti adattamenti dei pazienti. Egli rifiutò gli approcci riduzionisti, affermando invece che un organismo deve essere compreso nei termini della sua totalità di comportamenti e interazioni con l'ambiente che lo circonda. Goldstein si dedicò soprattutto allo studio del controllo che il sistema nervoso centrale esercita sulle risposte a gravi malattie fisiche e mentali; arrivando per questa via a enfatizzare il potere sbalorditivo degli organismi di adattarsi a volte a lesioni devastanti, tramite una ridistribuzione delle loro ridotte energie, e recuperando così più interezza di quanto le circostanze avrebbero teoricamente permesso. Le concezioni espresse da Goldstein ne L'Organismo hanno influenzato fortemente il pensiero di autori come Merleau-Ponty, Canguilhem, Cassirer, Binswanger e, in generale, tutta la psicologia della gestalt.