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Questo scritto si propone di indagare con i moderni criteri di ricerca musicologica i segreti dell'arte di Fumagalli, che costituirono senza alcun dubbio il trampolino di lancio per la sua folgorante ma breve carriera internazionale, come testimonia Le Figaro, che, alla morte del compositore, avvenuta a Firenze nel 1856, così titolava: "Fumagalli non aveva che ventisette anni, ed a quell'età egli avanzava a grandi passi verso la successione di Liszt, superando di gran lunga la giovane generazione di pianisti suoi contemporanei".