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Noi siamo gli incontri, gli abbandoni, ciò che abbiamo e non abbiamo detto... "pagine bianche" da riempire, per dare voce a emozioni che trovano il loro senso solo quando sono espresse. La risposta al bisogno di rileggersi, di "toccare" la propria anima e sapere chi siamo, è la scrittura: una stanza nella quale - afferma l'autrice - si entra "per sentirsi a casa", abbracciare le radici del proprio essere più autentico e riconoscerle vitali nel presente, nella visione del mondo e delle cose contingenti. Voci, favole, sapori e aromi, gesti e suggestioni di luce... "fotogrammi" sparsi emergono come frammenti dal serbatoio della memoria per condensarsi in sensazioni e pensieri presenti, condividendone l'essenzialità e l'intensità. Ed ecco che, da una bambina spaccata dalla nostalgia e difesa dalla dimenticanza, emerge una donna dallo sguardo dolce-amaro, ricca di consapevolezze e capace di affrontare la vita ad occhi aperti.