Tab Article
"Ho sedotto il silenzio" rappresenta sicuramente il punto di approdo, la testimonianza più importante di una produzione ricercata, lontana dai successi e dai clamori. Nicola De Rosis conferma il carattere di una poesia aristocratica che tende alla semplicità. Da qui il desiderio pressante di dissolvere nelle rugiade dei cieli tersi la ruggine dei giorni avversi e di assemblare frammenti di memoria, di voci, di ricordi, divenuti suoi fedeli compagni di viaggio sulle strade di una bellezza che non si esibisce. Nelle parole che si inseguono, per creare un arabesco lirico di sensazioni e di pulsioni, uno degli elementi che emerge è il silenzio, un verbo riservato e taciturno che ci ricorda il nostro appartenere all'universo.