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Il Vocabolario di lessico e cultura cropalatese di Mario Longobucco dimostra che il dialetto non è un monumento di pietra ma qualcosa di vivo che rappresenta sonoramente la storia. Il dialetto forma i popoli, ne forgia il modo di pensare, di essere, di volgere lo sguardo verso il resto del mondo. Per l'autore l'opera costituisce il coronamento di un progetto nato nel 1995, nell'intento di raccogliere i lemmi tipici della parlata di Cropalati, e sviluppatosi con Il glossario di lessico e cultura cropalatese (2003) e con Camàre, cacchjùli e cistèlli (2005). Questo terzo lavoro è stato arricchito nelle varie sezioni lessicale, fonetico/grammaticale, paremiologica, e con l'aggiunta del glossario italiano/cropalatese. Mario Longobucco è autore che sente nel profondo la necessità di diffondere una cultura popolare tramandata oralmente: in famiglia, per la strada, dai genitori, dalle massaie attorno ai fornelli, dai contadini, dai maestri di scuola, dai più comuni e semplici maestri di vita che sono gli anziani. Così ha colto l'occasione per dare consistenza alla tradizione, per farla toccare con mano e darle forza, tenendo sempre in mente che il tesoro di un popolo sta nelle sue radici.