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L'autrice ci racconta una Sicilia dei primi anni Cinquanta, attraverso le storie dei personaggi che si trovano a condividere la stessa abitazione. Quattro stanze, molte vite che si intrecciano e arricchiscono, ognuna del vissuto delle altre. Tutto ha inizio con l'arrivo a Palermo della famiglia del giornalista genovese Augusto Calestrieri, che prende in affitto l'ultima stanza libera di questo appartamento, già abitato dalla signora Paola, proprietaria, madre di Gazzella Canora, adolescente di acuta intelligenza, dal dott. Forro, dipendente a riposo, da Antonio Rumore, attivista del Partito Comunista e da Ruggero, orchestrale al Teatro Massimo. Le vicende di questi personaggi, che si trovano a diventare una vera e propria grande famiglia, si alternano alle riflessioni sugli avvenimenti di rilievo, che la Sicilia si trova a vivere in quegli anni: dagli assassinii di mafia nelle province, alle lotte sindacali di Placido Rizzotto e Pio La Torre, dall'Autonomia Siciliana alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni territoriali, dall'analisi sulla Chiesa a Portella della Ginestra.