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In questo lavoro si analizzano i principali tratti linguistici del dialetto monticiano, fino a ora poco studiato e di cui non esistono attestazioni antiche, attraverso il corpus poetico di un autore contemporaneo, Tarquinio Minotti, il quale pubblicò "Ricordi, cronaca e poesie in dialetto monticiano" nell'ultimo decennio del Novecento. La poesia dialettale di Tarquinio Minotti rappresenta una testimonianza importante: la presenza contestuale all'interno del corpus di tratti linguistici piuttosto antichi e di sviluppi recenti lascia intuire che ci si trova di fronte a un momento di transizione linguistica intimamente legata alla trasformazione che la società monticiana sta vivendo da qualche decennio non solo per via dell'immigrazione sia interna che estera, ma anche grazie alla crescente scolarizzazione dei suoi abitanti. Veramente pochi sono oggi i dialettofoni puri e proprio per questo risultano interessanti gli italianismi che emergono dallo spoglio del corpus, risultato di un dialogo continuo tra italiano e dialetto, un'interazione che pian piano sta producendo quella nuova «gamma di varietà e di registri, che rappresenta la reale novità della situazione attuale».