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Questo saggio mette a confronto il percorso filosofico, segnato da una profonda consonanza di motivi speculativi, di Martinetti, Jaspers, Hersch, Pareyson. Autori oggi accantonati dagli studi a eccezione di Pareyson, il cui magistero è ben vivo ma la cui eredità non sembra poter essere raccolta. Il mistero della coscienza e dell'apparire, dell'aver mondo e dell'essere soggetto nelle sue varie, sempre storiche e mai concluse manifestazioni; la drammatica percezione della finitudine, della storicità e dell'incompiutezza dell'esistenza ma anche, al tempo stesso e più che mai, il suo riconoscersi donata dalla Trascendenza e a questa aperta nel suo dinamismo interiore; il domandare inesauribile a cui è votata la ricerca del senso e la sua impossibile conclusione; il significato che la "ragione" e la "libertà" vengono ad assumere in un simile contesto problematico che sembra radicalmente negarle, negando con esse ogni possibilità di riscatto per l'umano: è l'ambito tematico e l'esigenza di pensiero da cui muove, in tempi diversi ma in una singolare consonanza di motivi e di soluzioni, il percorso degli autori qui proposti.