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Le cose accadono nella realtà o solo nella sua mente? Venezia, deformata dal disordine mentale, è un paesaggio sinistro e irreale. Studente di filosofia e obiettore di coscienza tra i marginali della Giudecca, Alberto tracolla e affonda nel dissesto psichico, per riaffiorare con fatica dalla dissoluzione del reale, dalla allucinata follia di improbabili eventi. Si laurea, si specializza, trova lavoro. Grazie a Gioia, al lavoro e alla chimica, torna a patti con il mondo. Dalle vicende al Centro di Salute Mentale fino alla divisione creativa di una Real Estate Company, il pensiero di Alberto, prima ripiegato ossessivamente su di sé, si distende e si rivolge alla realtà esterna: il mondo del marketing strategico, lo sfruttamento economico e ambientale, l'11 settembre. E la scrittura ad accompagnare le giornate di Alberto, gli spericolati e iperbolici appunti filosofici che annota sul retro di fogli riciclati... mettendo la follia al servizio della creatività. Ma... attenzione alle illusioni della coscienza. Sartori descrive e racconta con implacabile lucidità la lunghissima apnea emotiva e cognitiva di uno scompenso esistenziale che lotta per trovare respiro.