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Nella seconda metà del Seicento, alcuni astronomi entrarono nell'orbita del Re Sole, diventando i protagonisti di straordinarie avventure umane e scientifiche, costellate da clamorose scoperte e pericolosi viaggi per mare. Attratti da ricompense principesche e da nuovi strumenti d'indagine, offerti da Luigi XIV per risolvere i maggiori problemi pratici di ostacolo allo sviluppo dell'economia francese, questi uomini diedero vita al prototipo degli attuali centri nazionali delle ricerche. L'Accademia Reale delle Scienze fornì il modello organizzativo capace anche di migliorare la misura di due grandezze fisiche fondamentali, lo spazio e il tempo, per realizzare più affidabili carte geografiche e per stabilire la longitudine a bordo delle navi. Huygens, Cassini, Picard, Roemer e Richer saranno i protagonisti indiscussi della giovane Accademia, realizzando imprese che lasceranno un segno indelebile nella storia dell'astronomia, negli anni in cui l'applicazione del metodo scientifico stava diventando un vero affare di Stato.