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Mosca, centro nevralgico di un Paese immenso e contraddittorio, perennemente in bilico tra Europa e Oriente. E qui che l'autrice colleziona i tasselli di questo reportage, un'indagine sulla storia più recente di una nazione in crisi d'identità, affidata alle testimonianze dirette dei suoi abitanti. La narrazione entra nella vita quotidiana di personaggi celebri e gente comune, nelle case e nei luoghi di lavoro, attraverso interviste - cercate, inseguite, rubate - che spesso si trasformano in vere e proprie confessioni, tra un ingombrante passato e l'incalzare drammatico dell'attualità. Ad accomunare la maggior parte di queste storie è l'esperienza sovietica, fatalmente impressa nella memoria collettiva: non a caso alcuni la considerano una ferita ancora aperta, mentre altri la rievocano con nostalgia. Tra speranza e disincanto, Russia senz'anima? nasce come monito contro ogni pregiudizio e come gesto di provocazione, stemperato però dall'empatia con cui la giornalista dialoga insieme ai suoi interlocutori. Nella consapevolezza che la distanza che ci separa dalla Russia si riduce notevolmente se anziché in cifre la si esprime a parole.