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Può un partito nascere da un annuncio sul predellino di un'auto, durante un comizio e senza che nessun membro di quella che è e sarà la futura dirigenza ne sappia nulla? E nel giro di poche settimane ottenere una schiacciante vittoria elettorale, diventando il perno della vita politica italiana? Al centro di questa operazione, ancora una volta c'è Silvio Berlusconi. Il partito del Popolo della Libertà non nasce seguendo il tradizionale percorso della politica e questo provoca prima lo sconcerto degli alleati della Casa delle Libertà, An e Udc, poi il rifiuto netto, la rottura e infine la ricomposizione del quadro, con l'Udc che respinge in blocco il progetto, mentre An decide di aderire. Il Pdl si rivela un'operazione capace di funzionare e alle elezioni politiche del 2008 mette nell'angolo il Pd di Veltroni. Il nuovo partito di Berlusconi viene percepito come una struttura coesa e l'unica in grado di gestire il momento difficile. Come ha origine il Pdl? Cosa ha determinato l'annuncio del predellino e quali gli sviluppi? L'autore dà una risposta a questi interrogativi.