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"La produzione di Giorgio Cavallini, nell'umiltà delle sue forme propositive e nell'onestà intellettuale che sorregge ogni acuto intervento critico, conquistando per sé un 'cantuccio' nel gran mare della produzione scientifica letteraria, ha ancora una volta comunicato ai suoi lettori la strada da percorrere per gustare la 'magia' della letteratura e per vincere quel 'silenzio' edace del tempo. La conquista della 'memoria' è difficile, la strada da percorrere è lunga e accidentata, ma solo chi resiste ai venti contrari, apparenti o reali, riuscirà a conquistarla." (Dall'Introduzione di Raffaele Giglio)