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L'Italia sta vivendo una fase in cui si susseguono episodi di intolleranza e discriminazione verso le persone di colore, gli immigrati e verso gli stranieri in generale: occorre riflettere ed opporsi alle violenze ed ai pregiudizi. I nostri sensi percepiscono differenze fisiche tra le persone che spesso vengono associate a differenze culturali ed interpretate sulla base di vecchi pregiudizi, secondo i quali l'umanità sarebbe suddivisibile in gruppi biologicamente distinti, alcuni dei quali sarebbero "superiori" ad altri. Le gerarchie tra le "razze" umane, proposte nel XIX secolo, altro non erano che lo strumento ideale per giustificare sistemi colonialistici, di apartheid e di imperialismo, fino al caso estremo del nazismo. A questo proposito, è bene chiarire che nessun biologo umano o antropologo serio ha mai sottoscritto o approvato questo tipo di teorie e che coloro che lo hanno fatto, strumentalizzando la scienza per i propri interessi politici od economici, non sono mai riusciti a definire quante fossero le "razze" umane, producendo stime diverse, oscillanti fra le due e le duecento.