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"Ho deciso! Voglio vivere due giorni in più per 'parlare' con tutti i miei figli e per fare quello che credono non abbia mai fatto: ascoltarli". Inizia così il percorso a ritroso, il flashback che il protagonista di questo intenso e struggente libro decide di compiere negli ultimi due giorni che gli restano di vita. Costretto in un letto di ospedale, immobile, "per gli altri" semincosciente, vede sfilare davanti a sé le immagini di una vita, difficile, dura, sempre tra alti e bassi, e con essa anche i volti dei suoi figli. Che reclamano ognuno il proprio spazio nel suo cuore e che hanno urgenza di chiarire con lui incomprensioni, screzi e silenzi. Tutti i figli riusciranno in quei due giorni a ritagliarsi una parentesi di chiarimento e di perdono e a stabilire col genitore morente un feeling mai provato e un'intesa emozionale e extrasensoriale che li lascerà con un enorme vuoto dentro ma, nello stesso tempo, con un appagamento ricercato da anni.