Tab Article
Jesús Moncada, autore catalano scomparso nel 2005 manifesta la sua vena più originale nei racconti, che meritano di essere letti e assaporati come un gustoso manicaretto. La scelta antologica di questo volume offre per la prima volta al lettore italiano l'essenza stessa della narrativa moncadiana: una narrativa in cui lo spunto è dato da un fatto quotidiano (un incontro di calcio, un'inattesa vendita di sardine, una corsa precipitosa, l'arrivo di una notizia apparentemente banale), dal quale l'autore prende l'avvio per una descrizione minuziosa di una serie di fatti apparentemente insignificanti - in toni a volte umoristici, altre volte più decisamente sarcastici (con una punta di vetriolo) - che conducono a uno scioglimento della vicenda decisamente assurdo e tuttavia presentato come la normale conclusione di un accadimento di ordinaria amministrazione: la corsa sfrenata di Elia, con le successive tappe scrupolosamente cronometrate da testimoni oculari, tesa a raggiungere la corriera in partenza per risparmiare la spesa di un medicinale ormai inutile; la sosta dinanzi alla vetrina di un antiquario con la sconcertante scoperta di una testa parlante; le immagini sacre di una chiesa che finiscono con il cantare l'Internazionale per evitare di essere distrutte dalla folla in rivolta; il vecchio tranviere che, per evitare la pensione, s'impadronisce del suo tram cercando una via di fuga che non può esistere...