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È esistito un modello cistercense? La domanda posta dall'autore nelle conclusioni può essere considerata come il vero e proprio filo conduttore di questo libro incentrato sullo studio della presenza cistercense in Galizia a cavallo tra XII e XIII secolo. Attraverso l'analisi dettagliata delle fonti edite e inedite di otto monasteri cistercensi galiziani e avvalendosi della storiografia internazionale più recente, l'autore esplora l'esperienza dei monaci bianchi nel nord-ovest della penisola iberica, un'area che spesso appare periferica agli occhi dell'osservatore contemporaneo ma che in realtà fu al centro dei cambiamenti politici che interessarono la penisola iberica settentrionale nei secoli centrali del Medioevo e fu caratterizzata dall'altissima concorrenza tra i poteri: dai re di León-Castiglia e di León a quelli del Portogallo, dagli arcivescovi di Compostela a quelli di Braga, dalle grandi e piccole famiglie aristocratiche alle città. Dallo studio delle relazioni dei cistercensi con questi "attori" del territorio, emerge un quadro frammentato, variegato e per certi aspetti inedito rispetto alla visione "unitaria" dell'Ordine cistercense avanzata in molti casi dalla storiografia e dagli stessi monaci bianchi nei loro testi normativi e letterari a partire dal XII secolo.